Aggredisce i militari per sfuggire al controllo: arrestato
Un 46enne clandestino intercettato nei pressi dell'hotel President
venerdì 28 agosto 2015
12.37
Irregolare sul territorio nazionale, cerca di sottrarsi al controllo dei Carabinieri e li aggredisce con calci e spintoni: in manette.
Un cittadino ghanese di 46 anni, di cui non sono state rese note le generalità, è stato arrestato lunedì sera dai militari con le accuse di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale al termine di un movimentato episodio avvenuto lungo l'ex strada statale 16 Adriatica che conduce a Santo Spirito.
I Carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, in particolare i furti nelle abitazioni, lo hanno notato girovagare tra l'hotel President ed alcune abitazioni e, insospettiti della sua presenza, a quell'ora, lo hanno fermato per sottoporlo ad un controllo.
Accortosi dei militari, l'uomo ha tentato la fuga a piedi, venendo tuttavia immediatamente bloccato. Quindi, allo scopo di sottrarsi all'attività di controllo, non ha esitato ad aggredirli con calci e spintoni, costringendoli a faticare non poco prima di condurlo alla ragione e di bloccarlo definitivamente.
Il 46enne, ammanettato, è stato condotto in caserma dove ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare, tra l'altro, che l'extracomunitario era destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato italiano. E forse si deve proprio a questo il fatto che il ghanese ha tentato di sottrarsi al controllo dei militari.
Secondo quanto si è appreso, l'uomo era inizialmente ospite del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Bari Palese da dove però era stato allontanato, non avendo i requisiti necessari per rimanere in quel luogo. Per questo il suo rifugio abituale era diventato un capannone industriale abbandonato che sorge proprio nelle immediate vicinanze del luogo dove è stato fermato.
I Carabinieri della locale Stazione hanno anche potuto appurare che l'uomo soffre di turbe mentali. Disturbi che lo hanno portato a infastidire continuamente gli abitanti della zona. Terminati gli adempimenti di rito, l'africano, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato tratto in arresto ed stato poi condotto presso il carcere del capoluogo barese.
Davanti al magistrato che ne ha disposto l'arresto, inoltre, l'uomo ha reagito con sputi e morsi, facendo finta di non conoscere alcuna lingua europea, mentre, sempre secondo fonti inquirenti, sarebbe perfettamente padrone della lingua inglese.
Una reazione scomposta, quella dell'africano, che ha convinto la Procura della Repubblica barese a trattenerlo in carcere. In attesa dell'espulsione coatta.
Un cittadino ghanese di 46 anni, di cui non sono state rese note le generalità, è stato arrestato lunedì sera dai militari con le accuse di violenza, minaccia e resistenza a pubblico ufficiale al termine di un movimentato episodio avvenuto lungo l'ex strada statale 16 Adriatica che conduce a Santo Spirito.
I Carabinieri della locale Stazione, nel corso di un servizio finalizzato al contrasto dei reati predatori, in particolare i furti nelle abitazioni, lo hanno notato girovagare tra l'hotel President ed alcune abitazioni e, insospettiti della sua presenza, a quell'ora, lo hanno fermato per sottoporlo ad un controllo.
Accortosi dei militari, l'uomo ha tentato la fuga a piedi, venendo tuttavia immediatamente bloccato. Quindi, allo scopo di sottrarsi all'attività di controllo, non ha esitato ad aggredirli con calci e spintoni, costringendoli a faticare non poco prima di condurlo alla ragione e di bloccarlo definitivamente.
Il 46enne, ammanettato, è stato condotto in caserma dove ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare, tra l'altro, che l'extracomunitario era destinatario di un provvedimento di espulsione dal territorio dello Stato italiano. E forse si deve proprio a questo il fatto che il ghanese ha tentato di sottrarsi al controllo dei militari.
Secondo quanto si è appreso, l'uomo era inizialmente ospite del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo di Bari Palese da dove però era stato allontanato, non avendo i requisiti necessari per rimanere in quel luogo. Per questo il suo rifugio abituale era diventato un capannone industriale abbandonato che sorge proprio nelle immediate vicinanze del luogo dove è stato fermato.
I Carabinieri della locale Stazione hanno anche potuto appurare che l'uomo soffre di turbe mentali. Disturbi che lo hanno portato a infastidire continuamente gli abitanti della zona. Terminati gli adempimenti di rito, l'africano, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, è stato tratto in arresto ed stato poi condotto presso il carcere del capoluogo barese.
Davanti al magistrato che ne ha disposto l'arresto, inoltre, l'uomo ha reagito con sputi e morsi, facendo finta di non conoscere alcuna lingua europea, mentre, sempre secondo fonti inquirenti, sarebbe perfettamente padrone della lingua inglese.
Una reazione scomposta, quella dell'africano, che ha convinto la Procura della Repubblica barese a trattenerlo in carcere. In attesa dell'espulsione coatta.