Addio a Vincenzo Mottola, il maestro della fotografia
Si è spento all'età di 76 anni. Oggi i funerali alle ore 17.00
martedì 25 agosto 2015
11.42
Le sue fotografie erano conosciute in tutta la regione ed era considerato un maestro a buon titolo.
Vincenzo Mottola, nato a Bari-Carbonara il 21 luglio 1939, si è spento ieri presso l'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta, in cui si era recato dopo aver avvertito un malore. Di lui si ricordano le mostre fotografiche più recenti in Sala San Felice, con scatti d'autore in bianco e nero che hanno raccontato in maniera impeccabile la Giovinazzo che fu.
Ma Vincenzo Mottola è stato definito in queste ore, da tanti suoi colleghi, un tempo allievi, un maestro, un faro per la fotografia giovinazzese, nonostante lui si fosse trasferito nella nostra cittadina solo nel 1958, all'età di 19 anni, con sua moglie Margherita Copertino. Ha cambiato il modo di pensare alla fotografia e di realizzarla. Ha mutato l'idea stessa di prospettiva in uno scatto, dando una dimensione più artistica al mestiere di fotografo, facendo annusare al pubblico le sue sensazioni mentre scattava.
Suo figlio Dino, che gli somiglia tanto per spirito e propensioni, ne ha seguito le orme e proprio in questi giorni stava scattando foto alla Festa Patronale per l'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsignano. La figlia Isa destino ha voluto sposasse Giuseppe Palmiotto, oggi anche lui fotografo dalle grandi capacità e protagonista di una mostra di grande suggestione la scorsa Pasqua, insieme a Nicola Ditillo, in cui si raccontavano i riti del venerdì Santo a Giovinazzo e Mottola, nel tarantino, dove ha il suo studio.
La bellezza di quanto scritto e detto in queste ore dai Depergola e dallo stesso Ditillo, dimostrano quanto amato e considerato fosse Vincenzo Mottola nell'ambiente. Un ambiente che si stringerà intorno alla famiglia, come facciamo noi della redazione per la cara Lucia, indispensabile in questi giorni per la galleria allestita a margine del Gamberemo.
Ci ha lasciati a 76 anni, all'improvviso, un uomo amabile per carattere ed esigente nel suo lavoro. Oggi le esequie alle ore 17.00 nella chiesa dell'Immacolata al rione 167.
Vincenzo Mottola, nato a Bari-Carbonara il 21 luglio 1939, si è spento ieri presso l'ospedale "Don Tonino Bello" di Molfetta, in cui si era recato dopo aver avvertito un malore. Di lui si ricordano le mostre fotografiche più recenti in Sala San Felice, con scatti d'autore in bianco e nero che hanno raccontato in maniera impeccabile la Giovinazzo che fu.
Ma Vincenzo Mottola è stato definito in queste ore, da tanti suoi colleghi, un tempo allievi, un maestro, un faro per la fotografia giovinazzese, nonostante lui si fosse trasferito nella nostra cittadina solo nel 1958, all'età di 19 anni, con sua moglie Margherita Copertino. Ha cambiato il modo di pensare alla fotografia e di realizzarla. Ha mutato l'idea stessa di prospettiva in uno scatto, dando una dimensione più artistica al mestiere di fotografo, facendo annusare al pubblico le sue sensazioni mentre scattava.
Suo figlio Dino, che gli somiglia tanto per spirito e propensioni, ne ha seguito le orme e proprio in questi giorni stava scattando foto alla Festa Patronale per l'Organizzazione Festeggiamenti Maria SS. di Corsignano. La figlia Isa destino ha voluto sposasse Giuseppe Palmiotto, oggi anche lui fotografo dalle grandi capacità e protagonista di una mostra di grande suggestione la scorsa Pasqua, insieme a Nicola Ditillo, in cui si raccontavano i riti del venerdì Santo a Giovinazzo e Mottola, nel tarantino, dove ha il suo studio.
La bellezza di quanto scritto e detto in queste ore dai Depergola e dallo stesso Ditillo, dimostrano quanto amato e considerato fosse Vincenzo Mottola nell'ambiente. Un ambiente che si stringerà intorno alla famiglia, come facciamo noi della redazione per la cara Lucia, indispensabile in questi giorni per la galleria allestita a margine del Gamberemo.
Ci ha lasciati a 76 anni, all'improvviso, un uomo amabile per carattere ed esigente nel suo lavoro. Oggi le esequie alle ore 17.00 nella chiesa dell'Immacolata al rione 167.