Acqua nella scuola "Marconi": ecco cosa è accaduto
Lo abbiamo chiesto all'assessore Gaetano Depalo
venerdì 21 febbraio 2025
È stata inevitabilmente materia di discussione tra i genitori nelle scorse giornate. La chiusura per tre mattinate della scuola media "Marconi" per infiltrazioni d'acqua ha rappresentato fonte di preoccupazione in molte famiglie, ma per fortuna da Palazzo di Città rassicurano che non vi è alcun problema di stabilità dell'immobile.
Ma cosa è successo?
La risposta ce l'ha data il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo, da noi raggiunto telefonicamente.
«Si è trattato - ci ha spiegato - se vogliamo di un fatto banale, ma con una serie di coincidenze ed implicazioni davvero sfortunate. Si è rotto un raccordo di un tubo al di sotto di un lavandino del bagno posto al secondo piano dello stabile. Se fosse accaduto in orario di lezioni - ha aggiunto Depalo - di lì a poco dirigente e personale se ne sarebbero accorti ed il problema si sarebbe risolto in brevissimo tempo. Ma è accaduto certamente dopo la chiusura della scuola al venerdì pomeriggio ed abbiamo buone ragioni per credere che l'usura del tubo abbia portato al cedimento alcune ore dopo la chiusura stessa. L'acqua è così fluita senza ostacoli per tutto il fine settimana, disperdendosi fino ai piani inferiori. Da qui - ha continuato Depalo - la necessità di stoppare lezioni per alcuni giorni e di lasciare anche alla riapertura talune aree interdette».
I tecnici hanno deciso di attendere un mesetto per far asciugare i muri che si sono bagnati, per poi poterli ritinteggiare, ma ciò che più sta a cuore ai genitori degli studenti è lo stato dell'immobile.
«Sono state effettuate tutte le verifiche statiche del caso - ha precisato Depalo - e rassicuriamo tutti che il danno ha riguardato solo alcune pareti, nel senso che si sono bagnate ed andranno poi ripitturate. Non abbiamo alcun problema strutturale, lo voglio ribadire a chiare lettere, sono stato presente in tutte le fasi in cui i tecnici hanno operato».
Asciugatisi i muri interni bagnati dal flusso di acqua (pulita, lo ricordiamo) si procederà dunque all'intervento degli imbianchini. Sono in corso valutazioni su eventuali danni ad alcuni laboratori, ma sembrano scongiurati. In ogni caso il contatto tra la dirigente Giovanna Domestico e gli uffici comunali è costante.
L'ultimo quesito che si sono posti i giovinazzesi è se questo episodio abbia in qualche modo a che fare con il recente cantiere per la ristrutturazione del plesso. Domanda come sempre girata all'assessore: «No - ci ha risposto secco -, si tratta di un banale incidente, fastidioso ed al contempo comune anche in abitazioni private, ma che nulla ha a che vedere con i nostri interventi. Il lasso di tempo tra l'evento e la scoperta (il lunedì mattina) ha causato il disagio più grande per la popolazione studentesca. Il cantiere - ha detto Depalo - è servito all'efficientamento energetico dei tre corpi del plesso, quindi è stato realizzato il cappotto termico, sono stati effettuati lavori importanti all'esterno, cambiato l'intero impianto elettrico e sostituiti i corpi luminosi, ma i bagni non sono stati oggetto di interventi, su cui invece inizieremo a ragionare. Quanto accaduto non ha dunque alcuna correlazione col cantiere per l'efficientamento energetico, come ho letto su qualche canale social dai soliti male informati», ha concluso Depalo.
Ma cosa è successo?
La risposta ce l'ha data il vicesindaco ed assessore ai Lavori Pubblici, Gaetano Depalo, da noi raggiunto telefonicamente.
«Si è trattato - ci ha spiegato - se vogliamo di un fatto banale, ma con una serie di coincidenze ed implicazioni davvero sfortunate. Si è rotto un raccordo di un tubo al di sotto di un lavandino del bagno posto al secondo piano dello stabile. Se fosse accaduto in orario di lezioni - ha aggiunto Depalo - di lì a poco dirigente e personale se ne sarebbero accorti ed il problema si sarebbe risolto in brevissimo tempo. Ma è accaduto certamente dopo la chiusura della scuola al venerdì pomeriggio ed abbiamo buone ragioni per credere che l'usura del tubo abbia portato al cedimento alcune ore dopo la chiusura stessa. L'acqua è così fluita senza ostacoli per tutto il fine settimana, disperdendosi fino ai piani inferiori. Da qui - ha continuato Depalo - la necessità di stoppare lezioni per alcuni giorni e di lasciare anche alla riapertura talune aree interdette».
I tecnici hanno deciso di attendere un mesetto per far asciugare i muri che si sono bagnati, per poi poterli ritinteggiare, ma ciò che più sta a cuore ai genitori degli studenti è lo stato dell'immobile.
«Sono state effettuate tutte le verifiche statiche del caso - ha precisato Depalo - e rassicuriamo tutti che il danno ha riguardato solo alcune pareti, nel senso che si sono bagnate ed andranno poi ripitturate. Non abbiamo alcun problema strutturale, lo voglio ribadire a chiare lettere, sono stato presente in tutte le fasi in cui i tecnici hanno operato».
Asciugatisi i muri interni bagnati dal flusso di acqua (pulita, lo ricordiamo) si procederà dunque all'intervento degli imbianchini. Sono in corso valutazioni su eventuali danni ad alcuni laboratori, ma sembrano scongiurati. In ogni caso il contatto tra la dirigente Giovanna Domestico e gli uffici comunali è costante.
L'ultimo quesito che si sono posti i giovinazzesi è se questo episodio abbia in qualche modo a che fare con il recente cantiere per la ristrutturazione del plesso. Domanda come sempre girata all'assessore: «No - ci ha risposto secco -, si tratta di un banale incidente, fastidioso ed al contempo comune anche in abitazioni private, ma che nulla ha a che vedere con i nostri interventi. Il lasso di tempo tra l'evento e la scoperta (il lunedì mattina) ha causato il disagio più grande per la popolazione studentesca. Il cantiere - ha detto Depalo - è servito all'efficientamento energetico dei tre corpi del plesso, quindi è stato realizzato il cappotto termico, sono stati effettuati lavori importanti all'esterno, cambiato l'intero impianto elettrico e sostituiti i corpi luminosi, ma i bagni non sono stati oggetto di interventi, su cui invece inizieremo a ragionare. Quanto accaduto non ha dunque alcuna correlazione col cantiere per l'efficientamento energetico, come ho letto su qualche canale social dai soliti male informati», ha concluso Depalo.