Accorpamento ASL, Bavaro: «La Sanità non è un gioco di lego»
Dura presa di posizione del Segretario regionale di Sinistra Italiana sulla proposta di Emiliano
martedì 26 settembre 2017
5.25
L'idea è chiara: accorpare le sei ASL presenti in Puglia per ottimizzare costi, snellire le procedure e cercare di risolvere atavici problemi.
Il Governatore Michele Emiliano ha lanciato nelle scorse ore la sua proposta di riforma della Sanità pugliese, ma ha attirato a sé diverse critiche. Tra le voci che si sono alzate contro questo progetto c'è anche quella di Nico Bavaro, il giovinazzese Segretario regionale di Sinistra Italiana.
In un suo seguitissimo post su Facebook, Bavaro rimarca il suo punto di vista e quello del suo partito: «La Sanità non è un gioco di lego», ha scritto il numero uno pugliese di SI.
«Emiliano vuole accorpare le ASL della regione. Portarle da sei a tre, creando due macro aree, oltre a quella della provincia di Bari già esistente, che comprendono da un lato Foggia e Bat e dall'altra, Brindisi, Lecce e Taranto - spiega Bavaro -. Non ho altre parole, se non definire scellerato e avventato un processo di questo tipo».
Poi Bavaro puntualizza la sua visione delle cose: «Avventato perché una riorganizzazione così pesante richiede tempi lunghi, non solo sul versante organizzativo, ma anche dal punto di vista, per esempio, delle gare d'appalto, che diventerebbero sempre più grandi, sempre più appetibili per certe voracità mai placate. E cosa accadrebbe - si chiede il Segretario -, per esempio, con i processi ancora in corso?
Scellerato, perché la vera emergenza in Puglia è la riorganizzazione dei servizi sanitari nei territori (parere peraltro condiviso dall'ex Assessore al ramo, Tommaso Fiore). Dopo le ennesime chiusure di ospedali, cui ci siamo opposti in ogni modo, e la mancata riconversione in presidi territoriali delle strutture chiuse, c'è talmente tanto lavoro da fare, che non si può perdere tempo e fermare tutto per inseguire una nuova riorganizzazione di tipo amministrativo».
«Insomma - evidenzia la nota -, si sposta l'attenzione, come spesso accade, dalla centralità dei servizi (sempre più carenti) alle persone, alla presunta centralità amministrativa degli enti deputati al governo del sistema.
Infine, non mi interesso di direttori generali e di nomine, né mi interessa difendere uno o l'altro direttore di struttura, ma una cosa vorrei capirla dal Presidente Emiliano - chiede ancora Bavaro -: perché toglie a Dattoli la dirigenza del Policlinico e propone un commissariamento breve (di circa 6 mesi, pare)? È accaduto qualcosa di tanto grave da giustificare un commissariamento di una delle aziende ospedaliere più importanti del Sud Italia, di cui non siamo a conoscenza?».
Bavaro insiste e scrive: «Al commissariamento si ricorre quando ci sono gravi anomalie, disastri, o procedimenti giudiziari e non mi pare il caso in questione, a maggior ragione se poi a Dattoli venisse affidato un nuovo compito oneroso come sarebbe la gestione dell'azienda foggiana».
Secondo il Segretario regionale di Sinistra Italiana, però, Emiliano non ha fornito risposte a questi interrogativi. Ed allora la chiosa sa tanto di richiesta di resa dei conti col Presidente, criticato anche da una parte del PD: «Spero vorrà rendersi conto - scrive Nico Bavaro - che i partiti rappresentano un pezzo di cittadini di questa regione, con cui volente o nolente prima o poi dovrà discutere. Come spero si renda conto che il sistema della Sanità è un puzzle complesso - ha concluso -, su cui bisogna agire con cautela, per evitare di aggravarne la condizione già deficitaria».
Il Governatore Michele Emiliano ha lanciato nelle scorse ore la sua proposta di riforma della Sanità pugliese, ma ha attirato a sé diverse critiche. Tra le voci che si sono alzate contro questo progetto c'è anche quella di Nico Bavaro, il giovinazzese Segretario regionale di Sinistra Italiana.
In un suo seguitissimo post su Facebook, Bavaro rimarca il suo punto di vista e quello del suo partito: «La Sanità non è un gioco di lego», ha scritto il numero uno pugliese di SI.
«Emiliano vuole accorpare le ASL della regione. Portarle da sei a tre, creando due macro aree, oltre a quella della provincia di Bari già esistente, che comprendono da un lato Foggia e Bat e dall'altra, Brindisi, Lecce e Taranto - spiega Bavaro -. Non ho altre parole, se non definire scellerato e avventato un processo di questo tipo».
Poi Bavaro puntualizza la sua visione delle cose: «Avventato perché una riorganizzazione così pesante richiede tempi lunghi, non solo sul versante organizzativo, ma anche dal punto di vista, per esempio, delle gare d'appalto, che diventerebbero sempre più grandi, sempre più appetibili per certe voracità mai placate. E cosa accadrebbe - si chiede il Segretario -, per esempio, con i processi ancora in corso?
Scellerato, perché la vera emergenza in Puglia è la riorganizzazione dei servizi sanitari nei territori (parere peraltro condiviso dall'ex Assessore al ramo, Tommaso Fiore). Dopo le ennesime chiusure di ospedali, cui ci siamo opposti in ogni modo, e la mancata riconversione in presidi territoriali delle strutture chiuse, c'è talmente tanto lavoro da fare, che non si può perdere tempo e fermare tutto per inseguire una nuova riorganizzazione di tipo amministrativo».
«Insomma - evidenzia la nota -, si sposta l'attenzione, come spesso accade, dalla centralità dei servizi (sempre più carenti) alle persone, alla presunta centralità amministrativa degli enti deputati al governo del sistema.
Infine, non mi interesso di direttori generali e di nomine, né mi interessa difendere uno o l'altro direttore di struttura, ma una cosa vorrei capirla dal Presidente Emiliano - chiede ancora Bavaro -: perché toglie a Dattoli la dirigenza del Policlinico e propone un commissariamento breve (di circa 6 mesi, pare)? È accaduto qualcosa di tanto grave da giustificare un commissariamento di una delle aziende ospedaliere più importanti del Sud Italia, di cui non siamo a conoscenza?».
Bavaro insiste e scrive: «Al commissariamento si ricorre quando ci sono gravi anomalie, disastri, o procedimenti giudiziari e non mi pare il caso in questione, a maggior ragione se poi a Dattoli venisse affidato un nuovo compito oneroso come sarebbe la gestione dell'azienda foggiana».
Secondo il Segretario regionale di Sinistra Italiana, però, Emiliano non ha fornito risposte a questi interrogativi. Ed allora la chiosa sa tanto di richiesta di resa dei conti col Presidente, criticato anche da una parte del PD: «Spero vorrà rendersi conto - scrive Nico Bavaro - che i partiti rappresentano un pezzo di cittadini di questa regione, con cui volente o nolente prima o poi dovrà discutere. Come spero si renda conto che il sistema della Sanità è un puzzle complesso - ha concluso -, su cui bisogna agire con cautela, per evitare di aggravarne la condizione già deficitaria».