A Giovinazzo «TARI correttamente determinata»
Lo asserisce l'Amministrazione comunale in una nota esplicativa
venerdì 24 novembre 2017
05.00
Vi riportiamo integralmente, per pubblica utilità, un comunicato del Comune di Giovinazzo sulla vicenda, ormai di rilevanza nazionale, sui calcoli errati formulati da molte Amministrazioni in Italia circa la TARI, la Tassa sui Rifiuti.
«L'Amministrazione Comunale di Giovinazzo chiarisce ai cittadini che, sin dall'entrata in vigore della TARI (01/01/2014), la tassa è stata correttamente determinata in quanto la parte variabile della tariffa, costituita da un valore assoluto, ossia da un importo rapportato al numero degli occupanti, non è stata applicata alle pertinenze, così come previsto dalla normativa e dal regolamento comunale in materia. La precisazione si rende necessaria visto che, negli ultimi giorni, i media nazionali e locali hanno, giustamente, messo in guardia i contribuenti circa la necessità di verificare il calcolo della tassa sui rifiuti addebitata dal proprio Ente locale impositore.
In seguito ad una interrogazione del parlamentare Giuseppe L'Abbate, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, per voce del Sottosegretario Pier Paolo Baretta, ha fornito l'esatta interpretazione della legge in materia di corretta applicazione del tributo con particolare riguardo al trattamento fiscale delle pertinenze. Per la precisione, il MEF, con circolare n.1/DF del 20/11/2017, ha rammentato che, secondo l'esatta interpretazione della legge, nel calcolo della tassa, si prendono in considerazioni due quote: – una parte fissa, applicata a tutta la superficie dell'immobile, – una parte variabile in relazione al numero di componenti del nucleo familiare. Il chiarimento ha riguardato quest'ultima quota che è funzionale al numero dei componenti di ogni nucleo familiare e va computata solo una volta, anche quando il contribuente detiene una o più pertinenze in aggiunta all'utenza domestica.
Il problema si è presentato per le pertinenze (ad es. box e cantine) non direttamente collegate all'abitazione del contribuente laddove qualche Amministrazione, e non quella di Giovinazzo, ha ritenuto di applicare la quota variabile anche su ogni pertinenza presa singolarmente.
Si riporta l'esempio citato nella predetta circolare MEF con il quale viene chiarito in modo semplice il procedimento di calcolo corretto:
Se si ipotizza che la tariffa per il calcolo della parte fissa determinata dal comune sia pari a € 1,10 mentre la parte variabile sia pari a € 163,27, l'errato procedimento di calcolo della tassa sopra descritto condurrebbe al seguente risultato:
Primo nucleo familiare
Mq abitazione - 100; Parte fissa Mq100*€1,10=€110; Parte variabile 163,27 euro; TARI Totale = 110+163,27=€273,27.
Secondo nucleo familiare
Mq abitazione - 80; Parte fissa -Mq80*€1,10=€88; Parte variabile -€163,27; TARI Totale = 88+163,27=€251,27
Cantina pertinenziale
Mq 20; Parte fissa - Mq20*€1,10=€22; Parte variabile - €163,27; TARI Totale= 22+163,27=€185,27; Totale TARI= 436,54
Come appare evidente dall'esempio, se si considera la parte variabile in riferimento sia all'abitazione sia alla pertinenza, a parità di componenti e di superficie, l'importo della TARI risulta molto più elevato rispetto al caso in cui non si disponga della pertinenza.
Si deve ribadire che tale differenza di importi non trova un valido sostegno logico-giuridico soprattutto se si osserva che le pertinenze come le cantine o le autorimesse non possono ragionevolmente essere contraddistinte da una potenzialità di rifiuti superiore a quella che si può attribuire alle abitazioni e che così procedendo il nucleo familiare, che costituisce un parametro per la definizione della parte variabile, verrebbe preso in considerazione due volte.
Conseguentemente, la modalità corretta di calcolo della tassa per il secondo nucleo familiare di cui all'esempio che precede è la seguente:
Secondo nucleo familiare
Abitazione e cantina pertinenziale
Mq 80+20=100; Parte fissa - Mq100*€1,10=€110; Parte variabile - €163,27; TARI Totale =110+163,27=€273,27
Nel Comune di Giovinazzo, fatte le opportune verifiche sulla lista di carico emessa per il 2017, si assicura che, nei casi come quello sopra riportato, la quota variabile è stata applicata una sola volta, tenuto conto del nucleo familiare, mentre sulle pertinenze è stata calcolata solo la quota di tariffa relativa alla componente fissa sulla superficie in metri quadrati di ognuna di esse».
Sin qui la parte tecnica. Poi il Sindaco, Tommaso Depalma, ha voluto sottolineare alcuni aspetti: «In questa maniera vogliamo fornire un'adeguata e collaborativa informazione ai contribuenti giovinazzesi fugando ogni dubbio - ha dichiarato -. Un grande ringraziamento va, per il lavoro svolto, agli uffici comunali. Anche in questo caso il Comune di Giovinazzo si dimostra un Ente virtuoso e competente. Ora mi affido a tutte le forze politiche, ai Caf e a tutte le realtà associative affinché diffondano il messaggio in maniera corretta. Mi rendo conto che la Tari è la tassa più odiata dagli italiani e basta poco per innescare reazioni a catena decisamente infondate e strumentali. Ecco perché - ha chiosato il primo cittadino - mi affido al senso di responsabilità di tutti, nessuno escluso».
«L'Amministrazione Comunale di Giovinazzo chiarisce ai cittadini che, sin dall'entrata in vigore della TARI (01/01/2014), la tassa è stata correttamente determinata in quanto la parte variabile della tariffa, costituita da un valore assoluto, ossia da un importo rapportato al numero degli occupanti, non è stata applicata alle pertinenze, così come previsto dalla normativa e dal regolamento comunale in materia. La precisazione si rende necessaria visto che, negli ultimi giorni, i media nazionali e locali hanno, giustamente, messo in guardia i contribuenti circa la necessità di verificare il calcolo della tassa sui rifiuti addebitata dal proprio Ente locale impositore.
In seguito ad una interrogazione del parlamentare Giuseppe L'Abbate, il Ministro dell'Economia e delle Finanze, per voce del Sottosegretario Pier Paolo Baretta, ha fornito l'esatta interpretazione della legge in materia di corretta applicazione del tributo con particolare riguardo al trattamento fiscale delle pertinenze. Per la precisione, il MEF, con circolare n.1/DF del 20/11/2017, ha rammentato che, secondo l'esatta interpretazione della legge, nel calcolo della tassa, si prendono in considerazioni due quote: – una parte fissa, applicata a tutta la superficie dell'immobile, – una parte variabile in relazione al numero di componenti del nucleo familiare. Il chiarimento ha riguardato quest'ultima quota che è funzionale al numero dei componenti di ogni nucleo familiare e va computata solo una volta, anche quando il contribuente detiene una o più pertinenze in aggiunta all'utenza domestica.
Il problema si è presentato per le pertinenze (ad es. box e cantine) non direttamente collegate all'abitazione del contribuente laddove qualche Amministrazione, e non quella di Giovinazzo, ha ritenuto di applicare la quota variabile anche su ogni pertinenza presa singolarmente.
Si riporta l'esempio citato nella predetta circolare MEF con il quale viene chiarito in modo semplice il procedimento di calcolo corretto:
Se si ipotizza che la tariffa per il calcolo della parte fissa determinata dal comune sia pari a € 1,10 mentre la parte variabile sia pari a € 163,27, l'errato procedimento di calcolo della tassa sopra descritto condurrebbe al seguente risultato:
Primo nucleo familiare
Mq abitazione - 100; Parte fissa Mq100*€1,10=€110; Parte variabile 163,27 euro; TARI Totale = 110+163,27=€273,27.
Secondo nucleo familiare
Mq abitazione - 80; Parte fissa -Mq80*€1,10=€88; Parte variabile -€163,27; TARI Totale = 88+163,27=€251,27
Cantina pertinenziale
Mq 20; Parte fissa - Mq20*€1,10=€22; Parte variabile - €163,27; TARI Totale= 22+163,27=€185,27; Totale TARI= 436,54
Come appare evidente dall'esempio, se si considera la parte variabile in riferimento sia all'abitazione sia alla pertinenza, a parità di componenti e di superficie, l'importo della TARI risulta molto più elevato rispetto al caso in cui non si disponga della pertinenza.
Si deve ribadire che tale differenza di importi non trova un valido sostegno logico-giuridico soprattutto se si osserva che le pertinenze come le cantine o le autorimesse non possono ragionevolmente essere contraddistinte da una potenzialità di rifiuti superiore a quella che si può attribuire alle abitazioni e che così procedendo il nucleo familiare, che costituisce un parametro per la definizione della parte variabile, verrebbe preso in considerazione due volte.
Conseguentemente, la modalità corretta di calcolo della tassa per il secondo nucleo familiare di cui all'esempio che precede è la seguente:
Secondo nucleo familiare
Abitazione e cantina pertinenziale
Mq 80+20=100; Parte fissa - Mq100*€1,10=€110; Parte variabile - €163,27; TARI Totale =110+163,27=€273,27
Nel Comune di Giovinazzo, fatte le opportune verifiche sulla lista di carico emessa per il 2017, si assicura che, nei casi come quello sopra riportato, la quota variabile è stata applicata una sola volta, tenuto conto del nucleo familiare, mentre sulle pertinenze è stata calcolata solo la quota di tariffa relativa alla componente fissa sulla superficie in metri quadrati di ognuna di esse».
Sin qui la parte tecnica. Poi il Sindaco, Tommaso Depalma, ha voluto sottolineare alcuni aspetti: «In questa maniera vogliamo fornire un'adeguata e collaborativa informazione ai contribuenti giovinazzesi fugando ogni dubbio - ha dichiarato -. Un grande ringraziamento va, per il lavoro svolto, agli uffici comunali. Anche in questo caso il Comune di Giovinazzo si dimostra un Ente virtuoso e competente. Ora mi affido a tutte le forze politiche, ai Caf e a tutte le realtà associative affinché diffondano il messaggio in maniera corretta. Mi rendo conto che la Tari è la tassa più odiata dagli italiani e basta poco per innescare reazioni a catena decisamente infondate e strumentali. Ecco perché - ha chiosato il primo cittadino - mi affido al senso di responsabilità di tutti, nessuno escluso».