A Giovinazzo al via il weekend di festa per Sant’Antonio Abate
Presentati ufficialmente la manifestazione ed il Brand della città di Giovinazzo
sabato 18 gennaio 2020
I riflettori sono stati definitivamente accesi sui Fuochi di Sant'Antonio, la festa invernale giovinazzese per eccellenza. A dare avvio alla manifestazione, la conferenza stampa di presentazione di ieri mattina, che si è svolta nell'accogliente sala San Felice, attraverso gli interventi del Sindaco Tommaso Depalma, dell'Assessore alla Cultura Cristina Piscitelli e di Ester Monacelli, Presidentessa dell'associazione Culturaly, organizzatrice dell'evento in collaborazione con Pro Loco, Arac Giovinazzo, SerMolfetta, Touring Juvenatium, Associazione Nazionale Carabinieri e Comitato di tappa del Giro d'Italia.
Contestualmente, è stato presentato il Brand, prologo necessario all'attuazione un piano di marketing e di promozione della città di Giovinazzo. Un aspetto a cui daremo ampio spazio nei prossimi giorni in un articolo dedicato, che esporrà gli aspetti i dettagli del progetto portato avanti dall'agenzia di comunicazione LaboratorioCom.
Nelle parole di Cristina Piscitelli soddisfazione è stata espressa per la fitta rete di collaborazioni che il suo Assessorato ha intessuto negli ultimi tempi con tutti gli attori della vita culturale cittadina e non solo. «Uno dei perni del nostro lavoro è stata la collaborazione - ha precisato l'Assessora alla Cultura -. Per questo evento, in primis con le associazioni locali, Culturaly e tutti i sodalizi cittadini che hanno dato una mano per la realizzazione dell'edizione 2020 della festa, ma in generale con realtà regionali, come il Teatro Pubblico Pugliese. Una rete di rapporti – ha poi concluso - che mostra i suoi frutti in modo evidente proprio in questa occasione, con l'iscrizione dei Fuochi di Sant'Antonio nel registro regionale degli eventi organizzati in onore del Santo. Giovinazzo, insieme alla Focara di Novoli, è tra le 12 città che dedicano a Sant'Antonio Abate una manifestazione degna di interesse».
A Ester Monacelli, invece, è toccato il compito di illustrare i momenti salienti della tre giorni festiva. «Abbiamo voluto attribuire importanza alla tradizione, valorizzandola ancora di più – ha spiegato la Presidente di Culturaly -. Ecco perché sin da oggi è stato acceso il falò nelle scuole, con la convinzione che i bambini sono i primi depositari delle nostre tradizioni». La numero uno dell'associazione organizzatrice ha assicurato che ci sarà divertimento sin da oggi, sabato 18, con il passaggio della street band e lo spettacolo dei Vega 80, gruppo di Ostuni che farà cantare e ballare i successi degli Eighties, prima del clou di domani in cui protagonisti saranno i fuochi sparsi per tutta la città, le fave e le olive e le poesie in vernacolo proposte dall'associazione Touring Juvenatium. «Novità assoluta sarà il concorso per il fuoco più bello, che noi abbiamo concepito affinché sia di stimolo, un modo per lasciare una traccia che rimanga».
Al vincitore andrà il premio realizzato dall'artigiano Carlo De Palma in legno di rovere, che riporta in alto gli stemmi araldici del Comune di Giovinazzo e della Regione Puglia, al centro "U Pignatidde" ed in basso il simbolo di Culturaly, mentre sui lati sarà posizionata la targhetta riportante il nome del migliore falò. Riceveranno un riconoscimento creato dalle mani di de Palma anche i poeti in vernacolo: uno scatolino contenente una "crapjete" con un laccetto rosso, colore simboleggiante il fuoco. La fava avrà tre varianti di colori: verde, marrone e marrone screziata.
Altro momento significativo sarà l'esposizione del Trofeo del Centenario del Giro d'Italia (il Trofeo Senza Tempo) in piazza Vittorio Emanuele II vicino alla Fontana dei Tritoni. Un gancio virtuale che collegherà il grande evento che Giovinazzo sta per vivere a quello della terza domenica di maggio, quando la corsa rosa approderà in riva al basso Adriatico.
Già l'edizione 2020 dei Fuochi di Sant'Antonio Abate, insieme agli eventi dello scorso Natale, fa parte del Brand che consentirà a Giovinazzo di valorizzare la propria offerta culturale e turistica a trecentosessanta gradi e per 365 giorni l'anno. Una decisione fortemente voluta dall'amministrazione comunale per dare alla città un'immagine appetibile all'esterno ed incoraggiata dai dati di Puglia Promozione che parlano di un trend positivo nel 2019, con numeri di visitatori italiani e stranieri superiori a quelli registrati per il 2018, e che situano Giovinazzo tra le città pugliesi più visitate.
Dati accolti con entusiasmo dal Sindaco, per il quale «Brand significa dare un'identità», e dall'Assessore Piscitelli, la quale ha precisato la necessità di avvalersi della collaborazione di un'agenzia esterna per «rafforzare l'immagine di Giovinazzo». Punti cardine di questo piano di marketing sono la comunicazione attraverso i profili social, a cui sarà necessariamente legato l'aggiornamento costante dei contenuti del sito comunale, e l'individuazione di un simbolo che connoti la città. Va in questa direzione la scelta del logo: una persiana verde stilizzata, aperta quasi ad indicare l'affacciarsi sul futuro,
I risultati di questo passo in avanti nel modo di fare cultura e turismo sono visibili già da adesso. Come preannunciato dalla stessa Piscitelli, infatti, sarà nuovamente operativa la Consulta della Cultura, eletta di recente, e verrà aperto presumibilmente entro la prossima primavera un InfoPoint, dove i turisti saranno accolti ed indirizzati con brochure, gadget e materiale informativo dettagliato.
Contestualmente, è stato presentato il Brand, prologo necessario all'attuazione un piano di marketing e di promozione della città di Giovinazzo. Un aspetto a cui daremo ampio spazio nei prossimi giorni in un articolo dedicato, che esporrà gli aspetti i dettagli del progetto portato avanti dall'agenzia di comunicazione LaboratorioCom.
FUOCHI DI SANT'ANTONIO - LE DICHIARAZIONI
«Siamo qui per dare avvio al fuoco della storia, della tradizione, della bellezza. La bellezza dei luoghi e di una storia incredibile che ci caratterizza» ha esordito Tommaso Depalma. Il primo cittadino si è detto grato nei confronti di tutte quelle associazioni che danno un contributo alla valorizzazione del patrimonio cittadino e si impegnano alacremente per diffondere le tradizioni e farle conoscere all'esterno. «Manifestazioni come i Fuochi di Sant'Antonio non devono rimanere arginate nei confini della nostra città, vanno amplificate - ha affermato in risposta alle critiche di questi giorno da parte di alcuni che preferirebbero una festa più intima e meno "spettacolare" -. Se arrivano tante persone, questo non toglie nulla alla bellezza della festa, che rimarrà sempre nostra. La nostra tradizione deve essere lo strumento con cui far conoscere il nostro territorio». Una valorizzazione a cui si potrà lavorare con serietà e nei tempi giusti, grazie all'uscita dell'avviso per i Fuochi di Sant'Antonio già subito dopo la prossima estate, come annunciato proprio da Depalma alla fine del suo intervento.Nelle parole di Cristina Piscitelli soddisfazione è stata espressa per la fitta rete di collaborazioni che il suo Assessorato ha intessuto negli ultimi tempi con tutti gli attori della vita culturale cittadina e non solo. «Uno dei perni del nostro lavoro è stata la collaborazione - ha precisato l'Assessora alla Cultura -. Per questo evento, in primis con le associazioni locali, Culturaly e tutti i sodalizi cittadini che hanno dato una mano per la realizzazione dell'edizione 2020 della festa, ma in generale con realtà regionali, come il Teatro Pubblico Pugliese. Una rete di rapporti – ha poi concluso - che mostra i suoi frutti in modo evidente proprio in questa occasione, con l'iscrizione dei Fuochi di Sant'Antonio nel registro regionale degli eventi organizzati in onore del Santo. Giovinazzo, insieme alla Focara di Novoli, è tra le 12 città che dedicano a Sant'Antonio Abate una manifestazione degna di interesse».
A Ester Monacelli, invece, è toccato il compito di illustrare i momenti salienti della tre giorni festiva. «Abbiamo voluto attribuire importanza alla tradizione, valorizzandola ancora di più – ha spiegato la Presidente di Culturaly -. Ecco perché sin da oggi è stato acceso il falò nelle scuole, con la convinzione che i bambini sono i primi depositari delle nostre tradizioni». La numero uno dell'associazione organizzatrice ha assicurato che ci sarà divertimento sin da oggi, sabato 18, con il passaggio della street band e lo spettacolo dei Vega 80, gruppo di Ostuni che farà cantare e ballare i successi degli Eighties, prima del clou di domani in cui protagonisti saranno i fuochi sparsi per tutta la città, le fave e le olive e le poesie in vernacolo proposte dall'associazione Touring Juvenatium. «Novità assoluta sarà il concorso per il fuoco più bello, che noi abbiamo concepito affinché sia di stimolo, un modo per lasciare una traccia che rimanga».
Al vincitore andrà il premio realizzato dall'artigiano Carlo De Palma in legno di rovere, che riporta in alto gli stemmi araldici del Comune di Giovinazzo e della Regione Puglia, al centro "U Pignatidde" ed in basso il simbolo di Culturaly, mentre sui lati sarà posizionata la targhetta riportante il nome del migliore falò. Riceveranno un riconoscimento creato dalle mani di de Palma anche i poeti in vernacolo: uno scatolino contenente una "crapjete" con un laccetto rosso, colore simboleggiante il fuoco. La fava avrà tre varianti di colori: verde, marrone e marrone screziata.
Altro momento significativo sarà l'esposizione del Trofeo del Centenario del Giro d'Italia (il Trofeo Senza Tempo) in piazza Vittorio Emanuele II vicino alla Fontana dei Tritoni. Un gancio virtuale che collegherà il grande evento che Giovinazzo sta per vivere a quello della terza domenica di maggio, quando la corsa rosa approderà in riva al basso Adriatico.
IL BRAND
Già l'edizione 2020 dei Fuochi di Sant'Antonio Abate, insieme agli eventi dello scorso Natale, fa parte del Brand che consentirà a Giovinazzo di valorizzare la propria offerta culturale e turistica a trecentosessanta gradi e per 365 giorni l'anno. Una decisione fortemente voluta dall'amministrazione comunale per dare alla città un'immagine appetibile all'esterno ed incoraggiata dai dati di Puglia Promozione che parlano di un trend positivo nel 2019, con numeri di visitatori italiani e stranieri superiori a quelli registrati per il 2018, e che situano Giovinazzo tra le città pugliesi più visitate.Dati accolti con entusiasmo dal Sindaco, per il quale «Brand significa dare un'identità», e dall'Assessore Piscitelli, la quale ha precisato la necessità di avvalersi della collaborazione di un'agenzia esterna per «rafforzare l'immagine di Giovinazzo». Punti cardine di questo piano di marketing sono la comunicazione attraverso i profili social, a cui sarà necessariamente legato l'aggiornamento costante dei contenuti del sito comunale, e l'individuazione di un simbolo che connoti la città. Va in questa direzione la scelta del logo: una persiana verde stilizzata, aperta quasi ad indicare l'affacciarsi sul futuro,
I risultati di questo passo in avanti nel modo di fare cultura e turismo sono visibili già da adesso. Come preannunciato dalla stessa Piscitelli, infatti, sarà nuovamente operativa la Consulta della Cultura, eletta di recente, e verrà aperto presumibilmente entro la prossima primavera un InfoPoint, dove i turisti saranno accolti ed indirizzati con brochure, gadget e materiale informativo dettagliato.