300 milioni per la Xylella, Galizia ed i deputati 5 Stelle soddisfatti

L'intero comparto olivicolo del Nord barese in ansia per il diffondersi dell'infezione fino alle porte di Monopoli e sul versante ionico pugliese

lunedì 3 febbraio 2020
A cura di Gianluca Battista
Non è terminata l'emergenza Xylella in Puglia, anche se per il comparto del Nord Barese di cui fa parte anche Giovinazzo, si può tirare un sospiro di sollievo, visto che l'infezione, giunta alle porte di Monopoli, sembra aver virato verso il versante ionico.

Magra consolazione, certo, per un segmento che in diversi comuni a settentrione di Bari rappresenta oltre il 40% dell'economia locale. La buona notizia è invece arrivata da Roma, negli scorsi giorni, quando sono stati stanziati dal Governo circa 300 milioni di euro per combattere il batterio killer e pensare a ridare slancio all'economia olivicola.

«Grazie a nostro impegno 300 milioni per la Puglia - commentano i deputati del MoVimento 5 Stelle tra cui Francesca Galizia -. Con il sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L'Abbate, abbiamo lavorato intensamente per giungere, nei giorni scorsi, all'approvazione definitiva in Conferenza Stato-Regioni del più ampio piano straordinario mai varato prima per sostenere il comparto olivicolo pugliese, messo pesantemente alla prova dalla Xylella.

Ora
- continuano i portavoce pentastellati a Montecitorio - sono finalmente a disposizione di agricoltori e aziende pugliesi 300 milioni di euro tra il 2020 e 2021, cifra stanziata grazie all'impegno dell'ex Ministra Barbara Lezzi. Il MoVimento 5 Stelle ha fatto e continuerà a fare la propria parte per il ripristino della potenzialità produttiva e il rilancio dell'economia rurale nelle aree danneggiate da Xylella (in Salento). Adesso - concludono gli onorevoli 5 Stelle - è necessario il rapido intervento della Regione Puglia per l'attuazione del Piano: non si deve perdere altro tempo».

Se si riuscirà a bloccare il batterio nella penisola salentina, ne beneficerà tutto il settore della produzione olearia regionale, quest'anno strozzata, come abbiamo avuto modo di commentare da queste pagine, anche da prezzi bassi e concorrenza sleale, nonostante una buonissima quantità. Si tratta di un primissimo passo, che però può aiutare anche le aziende e le cooperative di hobbisti del Nord Barese a dormire sonni un po' più tranquilli.